Chi ha detto che la grammatica è un noioso lavoro? Non sono affatto d’accordo! La grammatica è uno dei più bei giochi di lingua o meglio, citando il celebre libro di Erik Orsenna, “La grammatica è una canzone dolce“.
La lingua entra in noi nei primi anni di vita e, senza che ce ne accorgiamo, si imprime nel cervello, si organizza e comincia da sola a funzionare. Già a tre o quattro anni, il nostro cervello fa silenziosamente l’analisi grammaticale e l’analisi logica dei discorsi captati dall’orecchio. Nella pratica didattica si tratta solo di recuperare le informazioni che sono in noi, dare una forma e dei nomi, allenare l’occhio e la memoria. E ciò può essere un bel gioco che fa riflettere, divertire, giungere a soluzioni inaspettate… Le parole della nostra lingua sono un tesoro che aspettano di brillare nelle mani dei bambini.
La costruzione della scatola delle parole rappresenta uno dei tanti modi per iniziare a introdurre la riflessione sulle parti del discorso.
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