“Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere”.
(Emily Dickinson)

Ne sono convinta, in classe le parole possono splendere se qualcuno insegna ai bambini a guardarle e scriverle per vederle brillare.
Ci sono tante strade per arrivare a questo, ma una in particolare stimola la fantasia e fa imparare ridendo: la creazione di nuovi dizionari della lingua italiana! Come? Facendo divertire liberamente a giocare con le parole, a smontarle, capovolgerle, annientarle, a farle risuonare per sentire cosa sussurrano alle orecchie.

Può capitare quindi che nei nuovi dizionari il significato del verbo Farneticare diventi “faticare senza far niente”; che Ballare significhi “muoversi con la musica dentro“; che Dilaniare diventi “lagnare sul divano“…

Certamente ci sarà tempo per scoprire il significato vero di ogni vocabolo e imparare ad usare la lingua in modo appropriato ma intanto il divertimento ha scatenato la riflessione sulle parole, sui significati e sull’uso della nostra lingua.

Da questo gioco collettivo in classe, è nato il dizionario “A testa in giù” composto di due parti: “Le Parole Coraggiose”, nate dalla penna di temibili pirati della scrittura, e “Le Parole Poetiche” raccolte nel giardino degli incanti e della memoria di un anno di lavoro.